domenica 23 ottobre 2011

Non dovrebbe succedere...

ma purtroppo accade e nessuno può farci nulla; come tante altre volte mi sono svegliato presto per guardare il MotoGp; alla fine ti ritrovi lì, gelato da uno dei più brutti incidenti mai visti; se ne sono visti altri e in molti di essi, ci è ritrovati davanti al fatto definitivo della vita spezzata di un giovane pilota; l'unica cosa che seguita a ritornarmi in mente è l'immagine della fidanzata Kate in lacrime già ad incidente appena avvenuto; era evidentemente e perfettamente chiaro anche a lei (la prima cosa che ho pensato è stata: "Cazzo, il casco...", ripetendolo molte volte, come un mantra) che un impatto che ti strappa di dosso il casco (cosa naturale, che oltre certi limiti, ha il preciso scopo di evitare danni alle vertebre cervicali, cosa che da motociclista, so benissimo), non può che essere un impatto devastante; più vedevo il replay dell'incidente e vedevo le tre moto che si allineavano quasi perfettamente, colpendo il Sic, più mi pareva chiaro che di speranze ce ne fossero ben poche; ora il padre, sempre con lui in giro per i circuiti, la madre, la piccola sorella, Kate, tutti gli amici, compreso Valentino Rossi (tra i più grandi di questi) e ogni persona che gli voleva bene e gli stava intorno, lo hanno perso; mi dispiace moltissimo; il Sic mi piaceva, come tanti lo ho criticato per alcune delle sue esagerazioni in pista, ma mi era particolarmente simpatico. Addio Marco.

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